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Sete Pub – Montevarchi: sete di birra… e non solo.

Sete Pub /chiuso nel 2020/ _ Stazioni di Birra _ archivio 2017

Ogni pub ha la sua storia… e quella del Sete di Montevarchi (AR) è appena iniziata (4 febbraio 2017). Più corposa, invece, la storia professionale dei suoi titolari… cominciata anni prima, con la Birroteca di Greve.

Chi è passato da Greve in Chianti (FI), in Birroteca, sa bene ciò che abbiamo perso con la sua chiusura… ma per Miky (Michela Montaperto) e Piso (Giampiero Pisini) la “vacanza” è durata poco, grazie all’apertura del Sete Pub, in società con l’amico Giovanni.

«Io facevo l’artigiano, mentre Michela aveva già una certa esperienza nella ristorazione… finché un giorno, dopo un pranzo in collina dalle parti di Genova, ci ritrovammo a visitare la storica Fabbrica Birra Busalla (Savignone), da poco riaperta come birrificio artigianale» ci dice Giampiero.

«Quella sosta ci piacque talmente tanto, da iniziare a pensare di far qualcosa con la birra artigianale… e il 27 giugno 2009 aprimmo la Birroteca di Greve. Sono stati anni molto belli e intensi… fino alla sofferta decisione di chiudere, per motivi di carattere personale. E ora eccoci a Montevarchi, mio paese di origine».

«Il pub si chiama Sete… ma la nostra non è solo sete di birra» sottolinea Michela. «È una sete più grande, di cose belle e genuine… che passano da una cucina di ‘comfort food’; un concertino di musica dal vivo; uno spettacolo di cabaret; un’esposizione fotografica sui muri di questo locale. Insomma… è sete di star bene, con amici e clienti. È sete di tante ‘birrette’… e lo dice una che prima di quelle artigianali non beveva birra!».

Michela è una gran cuoca (conferma lo stesso Piso, che di queste cose se ne intende 🙂 )… e nel “trasloco” da Greve a Montevarchi, si è pensato bene di mettere in piedi una vera e propria cucina (ciò che mancava in Birroteca), spaziosa e attrezzata. L’altra bella notizia viene dal piano inferiore… con l’ambiente di stoccaggio e refrigerazione delle birre, per proposte sempre all’altezza.

«Anche con le birre volevamo qualcosa di più rispetto alla precedenza esperienza… e ci siamo fatti consigliare dagli amici di BeerFellas. La cella refrigerata è stata un passaggio obbligato, tanto più per la mescita di vere e proprie Cask Ales, particolarmente delicate... dando maggiore spazio anche ai sidri».

Impianto da otto spine e quattro pompe Angram (più un sidro a caduta), per birre e birrifici in continua rotazione… con un occhio di riguardo per alcuni “amici della prima ora”, toscani e non (Brùton, L’Olmaia, AmiataMostodolce, Bi-Du ecc.).

Tornando alla cucina… presente un doppio menu, con e senza proteine animali, puntando su prodotti del territorio e seguendo il ritmo delle stagioni. Maionese, ketchup, salsa barbecue, cipolle caramellate… tutta roba fatta in casa, da gustare su buonissimi crostini. Ottima la rosticciana, così come lo stinco… che abbiamo accompagnato con Golden, Porter e Amber Ale di Redemption Brewing.

E poi… il pub. Un vero e proprio pub! Classico, “stiloso”, importante… come per noi sono importanti loro. I padroni di casa. Matti quanto basta per volergli un sacco bene 🙂

Sete Pub – Montevarchi: sete di birra… e non solo.

[siba: best indi!]

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