SIBA on TourVeneto

A Mestre, in Cipressina… sempre Duri ai Banchi!

Duri ai Banchi /chiuso nel 2021/ _ Stazioni di Birra _ archivio 2018

Non vicinissimo al nostro b&b cingalese (!)… ma “due passi” si fanno sempre volentieri. Due, quattro… una “boccata d’aria” farà bene, soprattutto al ritorno 🙂 Farsi allora a piedi tutta Via Piave – poi Via Circonvallazione – svoltando a sinistra in Via Castellana… fino al Duri ai Banchi, municipalità di Chirignago-Zelarino (VE), in località Cipressina. 

Pochi tavoli dentro… e qualcosa – volendo – anche fuori. Banco mescita al centro, che regna sovrano… con “tubo da 4” e pompa inglese, più due fornitissimi frigo. Piano assemblaggio per panini e taglieri, appena alle spalle…

Duri ai banchi! (o duri i banchi!) sta per “tener duro”… non mollare. Il significato rimanda all’epoca in cui la Serenissima dominava il mare con la sua flotta… dove nel momento di massimo sforzo o speronamento, ai rematori veniva intimato di tenersi saldamente ancorati alle panche, con un perentorio “duri ai banchi!“.

Duri i banchi è anche un album del noto gruppo reggae veneziano, Pitura Freska… ma la musica che cerchiamo oggi è un’altra. Birroteca Duri ai Banchi: Mestre Ovest, dal 1° settembre 2016… 

Andrea e Gianmaria sono entrambi originari del Lido e si conoscono da un pezzo… ritrovandosi anni dopo – per studio e lavoro – l’uno a Milano e l’altro a Torino. «La birra artigianale l’abbiamo scoperta insieme, per lo più a Milano… a partire dall’Hop di Viale Regina Margherita» ci dice Gianmaria. «Andrea veniva da Torino… e si girava per locali. Sei-sette anni fa non c’era ancora tutta questa scelta, ma si poteva comunque bere bene».

Poi il ritorno a Venezia e l’idea di far qualcosa che piacesse veramente… come – guarda caso – aprire una birreria. Meglio ancora, beershop e birroteca artigianale… per vendita da asporto o bere sul posto.

«La birra ci è sempre piaciuta… ma dopo quella artigianale, non siamo più riusciti a bere altro. E se era accaduto a noi – ci siamo detti – poteva anche succedere ai nostri futuri clienti» prosegue Andrea. «Questo è un quartiere popolare… con giovani che hanno sempre bevuto Tennent’s Super e altre cose del genere. Da quando abbiamo aperto, però, qualcosa sta cambiando… e vengono a trovarci anche da fuori».

Niente è facile, tutto è possibile… e una birra bevuta all’Hop ti può cambiare la vita. Qualcosa del genere viene in mente anche a noi… che “iniziammo” proprio da quelle parti: Lambrate Adelchi; HopIsola della Birra. A quei tempi non c’era altro…

Questa Zelda di War (Bitter su pompa idraulica) sembra fatta apposta per far tornare i ricordi di un paio di vite fa… e allora “duri ai banchi”, che ne chiediamo un’altra, accompagnando con un Pampizza Pork: pane-tasca con pulled pork, cipolla, cavolo cappuccio e salsa barbecue. Saporitissimo…

I “cicheti” al banco; i toast; i panini; i taglieri di salumi e formaggi; il pan pizza appena sfornato dalla pizzeria di fronte (Da Luca)… per essere poi farcito con manzo speziato, pulled pork, soluzioni vegetariane e altre proposte del giorno. 

La selezione di birre spinge anche su realtà brassicole della zona… come MESH Brewing Co. (beer firm di Santa Maria di Sala – VE); LZO – Birrificio Lorenzetto (Conegliano – TV); o i più noti BAV (Martellago – VE) e Borderline (Buttrio – UD). “Aperibirra” dalle 18 alle 20… ma non chiedete lo Spritz, perché – giustamente – non lo fanno (!). 

Tornando alla “scaletta” di oggi, abbiamo segnato… (1) Helles SS46 del Birrone (Castelnovo – VI); (2) Zelda, Bitter Ale di War (Cassina de’ Pecchi – MI); (3) Hoppitergium, Pacific Amber Ale di Sognandobirra (Oderzo – TV); (4) Serial Tripel di Rebel’s Brewery (Roma). Poi… non abbiamo più scritto niente 😉

[siba: best indi!]

Tags

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Close