La Bottega Matta – Montepulciano: “Se tu c’hai furia… tu c’hai un bel cavallo”.
2017

Siena e dintorni. Meglio ancora Val d’Orcia… e i nostri tanti ricordi di “gioventù”. È come andare indietro di due-tre vite, sempre che se ne abbia la forza. Oggi però, più che di forza c’è bisogno di lucidità, dosando anche i ricordi… nel bel mezzo di un ennesimo pub touring (Lazio – Toscana – Umbria), prestando soprattutto attenzione a quelle dannatissime colonnine autovelox da 50 Km/h, disseminate oramai ovunque, con lo scopo di fare cassa.
Salire da Roma e uscire in A1 a Chiusi – Chianciano, direzione Montepulciano… per arrivare nella frazione di Sant’Albino. L’idea è di fare un veloce check-in in uno di quegli pseudo hotel piuttosto economici, rimasti ibernati agli anni 70… e “pennicare” per un paio d’ore, che poi stasera c’è un compleanno.
Non fa una grinza. Bisogna esser saggi… fintanto che, con la coda dell’occhio, non vedi amici che si sono già portati avanti con la festa. Sono Miky, Piso e Gianni (del Sete Pub di Montevarchi) che chiacchierano col padrone di casa… visto che La Bottega Matta si trova esattamente sulla strada tra Chianciano e Montepulciano, di passaggio per raggiungere anche l’hotel. Sarà il primo pit-stop… e non solo per un saluto! È come un “richiamo della foresta”… una “febbre alta”: vedi la “gente giusta” e ti passa la stanchezza. Non è solo questione di buone birre. È stima e condivisione di valori. Atmosfera autentica e conviviale.
12 maggio 2013 – 2017: auguri a La Bottega Matta, che oggi compie 4 anni. Per l’occasione c’è un “4 + 4” di birre L’Olmaia / Bi-Du: due birrifici (e birrai) che in questo posto non possono mancare… per qualità e amicizia. Moreno Ercolani oltre alle sue La5 (Golden Ale), Jardeko (Saison con sale allo zenzero), Tangerine (“USA Bitter”) e Duck (Belgian Strong Ale), procura anche lo spillatore mobile dove stasera si andrà a mescere. Beppe Vento arriverà direttamente da Olgiate Comasco, con il suo prezioso carico di Rodersch (Kölsch), Mezzasegale (Specialty Grain, in collaborazione col birrificio Montegioco), Du Bi-Du (Saison con coriandolo e melissa) e SuperanAle (American Pale Ale). È vera festa.
E cosa ci dice Silvio Belli? «Mamma lavorava in un ristorante. Io in un’impresa edile. Questo posto era un negozio di prodotti tipici che faceva anche aperitivi. Poi è arrivata l’occasione per subentrarvi… ed è partita quest’avventura. Per quanto riguarda la mia passione per le birre artigianali, il punto di partenza è stato un corso ADB (Associazione Degustatori Birra) a cavallo tra il 2013 e il 2014… e quando possibile, viaggi all’estero a tema birrario. Al momento abbiamo due spine, più 80-100 referenze in bottiglia… e non è il caso di andare oltre. La birra va bevuta quanto più in forma possibile… ragion per cui vado spesso di persona a fare il carico dagli amici birrai e prediligo prodotti italiani. Senza contare che L’Olmaia è qui accanto».
La Bottega Matta non è né un bar, né un pub e neppure un ristorante… o forse è un po’ di tutto ciò. È un “ristoro sulla strada”, a conduzione familiare. C’è uno strepitoso banco salumi – formaggi ecc. a mo’ di negozio alimentari… e soprattutto l’ottima cucina della signora Raffaella (la mamma di Silvio).
Superlativi prodotti della zona. Piatti della tradizione toscana, a partire dalla pasta fatta in casa… come i pici al ragù, all’aglione, alla cinta senese, al cacio e pepe, alle briciole… ma anche porchetta, fegatelli, capocollo ai ferri e ai funghi… giusto per dirne qualcuna. E poi il giovedì trippa alla fiorentina e il venerdì baccalà alla livornese. Sarà il caso di prenotare un tavolo per il pranzo di domani, perché i tavoli non sono tanti ed è il caso di non rischiare.
«Lavoriamo molto con i turisti stranieri, che apprezzano l’autenticità della nostra cucina… in una zona che soprattutto negli ultimi anni forse il turista l’ha un po’ bistrattato. Pessimo autogol… che svilisce gli sforzi di chi invece vuole fare le cose per bene. Qualche settimana fa c’è stata una ragazza californiana che ha fatto sei-sette chilometri a piedi per venire da noi a mangiare e a bere le nostre birre… e non è la prima volta. Sono soddisfazioni. Solo così questo lavoro ha veramente un senso e viene voglia di provare a fare sempre meglio».
Ore 19:30. La signora della reception ci guarda un po’ perplessa: circa 6 ore fa le avevamo detto che stavamo per arrivare… e siamo arrivati. Ora più, ora meno… l’importante è che siamo arrivati. Non bisogna avere fretta. Le cose fatte bene hanno bisogno di tempo… come ci ricorda anche una scritta proprio all’interno de La Bottega Matta: “Se tu c’hai furia tu c’hai un bel cavallo”. Non c’è dubbio che siamo in Toscana… tanto meglio se il locale in questione è “totalmente demorettizzato, deperonizzato, decoronizzato”. Cos’altro si potrebbe chiedere? Ancora una birra di Moreno o di Beppe… tanto per continuare la festa.
Cala la sera (e anche qualche goccia di pioggia). Fuori dal locale si riempie di gente… ed è come una grande famiglia. Una vera “stazione” di ottimo cibo e altrettanta ottima birra. Siamo in Val d’Orcia. Sulla Strada.