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Macondo: quando un paese immaginario diventa… pub indipendente.

Macondo _ Stazioni di Birra _ archivio 2019

Il villaggio si troverebbe a occhio e croce nella Penisola della Guajira, sulla Sierra Nevada de Santa Marta (massiccio montuoso della Colombia settentrionale)… non distante dal paese di Aracataca, luogo natio dell’autore. L’esatta ubicazione del posto non è tuttavia così rilevante ai fini della trama… perché “per fortuna, Macondo non è un luogo ma uno stato d’animo che permette a ognuno di vedere ciò che vuole, e vederlo come vuole” (G. G. Márquez). C’è ad esempio chi ci ha visto… un pub alle porte di Bari.

Macondo è il paese immaginario dove si narrano le vicende di sette generazioni della famiglia Buendía. Macondo è il “luogo – non luogo” raccontato da Gabriel Garzía Márquez nel suo celebre romanzo Cent’anni di solitudine. Macondo non esiste… ma il pub di Gino Morelli esiste eccome.

«Macondo – Pub Indipendente esiste dal 1° febbraio 2018, dopo che nell’ottobre dell’anno precedente avevo chiuso con l’esperienza Birrarium – Bottega Pugliese, ad Acquaviva delle Fonti. Un progetto tutto nuovo e sognato da tempo, che mi ha permesso di ritornare a Modugno… e che, come il paese di Macondo, vuole essere un ‘luogo – non luogo’ dove si intrecciano storie e stati d’animo. Gli stati d’animo di chi ci viene a trovare, condividendo con noi una serata di relax, spensieratezza, musica, ballo… grazie al ricco calendario di musica dal vivo».

Locale senza dubbio grande (160 coperti) ma affatto dispersivo, perché ricco di creatività, dettagli, buon gusto… tra la magia del cortile esterno e la suggestione di due ampie sale interne, lunghe e profonde, in parallelo.

Il calore di pareti in pietra, arcate e volte a botte. L’unicità degli oggetti esposti, i più disparati… recuperati alla storia di chissà quante vite fa. L’imponente bancone, con annessa sequenza di sgabelli. Lo spazio per la musica live.

«Questo posto è stato più cose: un frantoio, una falegnameria, un deposito, finanche un centro per anziani. Quando l’abbiamo visto per la prima volta, ci era sembrato un po’ troppo grande e impegnativo per ciò che volevamo fare. Ma le potenzialità erano indiscutibili e alla fine abbiamo accettato la sfida»… perché di sfida si tratta.

«Dalla gestione del Birrarium ho imparato molto… ma sovrintendere a un locale del genere, è in effetti sempre una sfida. Il coordinamento dello staff; gli approvvigionamenti per la cucina; la programmazione degli eventi musicali, dove fortunatamente sono affiancato da amici che già lavorano in questo ambiente. Poi parte la serata… e chissà quando ti fermi».

Pochissime cover e tanta musica inedita di gruppi decisamente rodati, che spesso vengono da fuori regione… per non parlare delle serate di Lindy Hop (ballo swing afroamericano, nato negli anni ’20 – ’30 del secolo scorso), che trasformano la prima sala in una trascinante pista da ballo.

Per ciò che riguarda le birre… impianto mescita a cinque vie, più diverse bottiglie in frigo. Preponderante la presenza alla spina di prodotti pugliesi (in linea con quanto già accadeva al Birrarium)… con particolare apprezzamento – stasera – per la freschissima Tenace, Session APA di SBAM (Poggiorsini – BA)… e la Sunset, Blanche del birrificio Eclipse (San Giorgio Ionico – TA), ancor più sorprendente dato il nostro scarso feeling con questo stile. Interessante anche la proposta di cocktail a base di birra, come il gradevolissimo Beer Garita (un Margarita rivisitato).

Dal menu cucina, decisamente buono il Cuoppo del Macondo… con le sfiziose verdure in tempura e ogni sorta di frittino dorato e croccante. Buona anche la pinsa romana Endorfine, con pomodorino confit, capocollo di Martina, mozzarella e rucola. Qualche difficoltà con la tagliata di manzo, ricoperta da saporiti Cardoncelli al forno e caciocavallo filante… forse un po’ troppo “nervosa” per i nostri gusti.

Veramente un bel posto… dove location e musica dal vivo fanno senza dubbio la differenza. Ovviamente c’è sempre qualcosa di perfettibile (come un po’ più di “ricerca e sviluppo”, sul versante birre artigianali)… perché il paese è immaginario, ma il pub è reale e pure indipendente.

[siba: best indi!]

https://www.stazionidibirra.it/listing/macondo

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