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Birre artigianali e toast gourmet: il Black Hole di Novara… non è un buco nero.

Black Hole /chiuso nel 2021/ _ Stazioni di Birra _ archivio 2017

Era il 2009 o giù di lì. La prima (e l’ultima) volta a Novara, fu in giacca e cravatta (!)… e già si riusciva a bere “bene”. Una Cream Stout di St. Peter’s, trovata in un beershop che ora non c’è più. Non c’è più da un pezzo neanche la cravatta… 

È passato un bel po’… ma rieccoci. Si riparte dal quartiere residenziale di San Martino. Si riparte dal Black Hole… che non è un buco nero, ma il beershop di Matteo Aldera. 

Tempo di fargli accendere l’insegna, che siamo già in prossimità del bancone… avendo pure il piacere di trovarci Miguel e Danilo, del Tripel B di Torino (distribuzione di birra belga), conosciuti all’ultimo “Villaggio” di Buonconvento (SI).

Posticino fatto a modo… dove la sobria eleganza del nero opaco si fonde alla calda intimità del legno. Tutto concilia, tutto rilassa… anche le luci. E viene subito sete… 

«Fino a qualche anno fa mi occupavo di grafica e comunicazione per conto di alcune agenzie, tra Milano e Gallarate. Poi il cambio radicale… con un bar-pasticceria (più o meno di famiglia) a Borgomanero» ci confida Matteo.

«Nel 2012 prende avvio il progetto Beer on the Road: piccola distribuzione di birre artigianali… e ‘beer shop itinerante’. Contattavo i birrifici, chiedendo se avessero bisogno di un riferimento qui in zona. È iniziata più o meno così… e il 23 dicembre dell’anno scorso (2016) ho aperto il Black Hall».

Birre artigianali, ma anche toast “fatti bene”: un’altra peculiarità del locale. È una cucina d’assemblaggio, che non ti “sporca troppo le mani”… puntando su materie prime di qualità e farciture generose. C’è il toast con 160 gr. di brasato, toma di montagna e salsa alla mostarda… o quello con tartare di Fassona, insalata, capperi, senape e pomodoro. Interessanti alternative anche per vegetariani e vegani.

Beershop e birroteca: la birra te la porti a casa, ma puoi bertela anche sul posto… in bottiglia (tante) o alla spina. Quattro spine a fare da trait d’union tra il negozio e il locale con somministrazione…

Vasta offerta di birre e birrifici, soprattutto italiani, sia noti che meno noti… come l’emergente Godog di Jesi (AN), su cui concentriamo la nostra attenzione.

Birra del Selvatico è una Blanche “one shot”, con frumento marchigiano, buccia d’arancia calabrese ed Erba Luigia romagnola… molto dissetante e con ottimi spunti aromatici. Dalla spina alla bottiglia… bene anche la Pils is the new IPA: American Lager style, con dry hopping di luppoli americani… per note fortemente citriche.

Questo posto ha tutto quello che serve per sentirsi bene… e guarda caso abbiamo sforato. Prima di congedarci, però, chiediamo al padrone di casa cosa si augura per il futuro. «Mi auguro di continuare a divertirmi. Finché lavorare ‘con le birre’ continuerà a divertirmi… qualunque obiettivo può essere raggiunto».

[siba: best indi!]

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