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Se la birra è a Fermo… allora Vaffalluppolo!

Vaffalluppolo _ Stazioni di Birra _ archivio 2017

Marche centro-meridionali. Città di Fermo. Un’occhiata alla bella Piazza del Popolo… ma la salita si fa sentire, tanto più con quest’afa. Seguirà rientro al B&B 1912 per un altro giro di doccia… quando la gentile signora del bed & breakfast prova a venirci incontro con una delle domande più classiche: «Bisogno di suggerimenti per la cena?».

Rispondiamo che saremo andati al Vaffalluppolo… e che siamo qui proprio per questo. Tappa a Fermo… solo per un pub? Dopo un attimo di perplessità la padrona di casa sponsorizza comunque la scelta: «Ah certo, mi hanno detto che si mangia molto bene. A dire il vero abbiamo anche provato a entrarci uscendo dal cinema, ma non c’era un tavolo libero. Prima o poi ci riproveremo, magari prenotando».

Prenotare un tavolo? Feeling con questo verbo… zero. E poi tutt’al più si prenota al ristorante. Il pub ha sempre un bancone d’appoggio… e se per mangiare un boccone è occupato anche quello, vorrà dire che nell’attesa berremo una birra. Oggi, comunque, non corriamo di questi rischi: si scende a Campiglione che non è ancora sera.

Publican già “in position”, alle spine (e dove sennò?). Ci eravamo salutati lo scorso agosto in una di quelle serate da tutto esaurito. Tanta gente e un po’ di stanchezza, al termine di una giornata esagerata… mentre oggi si farà tappa unica. Unica come questa birroteca, tra le migliori delle Marche e non solo.

Vaffalluppolo Birroteca Gastronomica, perché qui si beve e si mangia… e pure bene. Marco Arcangeli e Bruno Sánchez Torregrosa (originario di Bilbao) inaugurano il locale in data 11 settembre 2011… e l’inizio – come riconosce lo stesso Marco – non è neppure dei più facili.

«Prima di noi questo posto avrà cambiato sei-sette gestioni, più o meno tutte con vita breve. Eppure io e Bruno ci siamo conosciuti proprio qui: lui faceva lo chef in un locale vicino… e io ero stato chiamato per organizzare una serata degustazione di birre artigianali. In seguito decidemmo di avviare qualcosa insieme proprio in questo locale, convinti che eravamo nelle condizioni di far bene»… e così è stato.

Impianto di proprietà, con 6 spine più 2 Angram… e doppia refrigerazione fusti, in stoccaggio e alla mescita. Discreto numero di etichette in bottiglia, per stili “che ne vale la pena” e qualche vintage. Un paio di distributori specializzati sull’estero (Franconia e Pajottenland, in primis) e approvvigionamenti diretti con i birrifici in Italia. Qualche nome che proprio non può mancare? Mukkeller, MC77, Bi-Du.

Altro fiore all’occhiello è la cucina, come confermato da due affabili clienti abituali, seduti anche loro al bancone. «Originalità e abbondanza sono la sintesi dei piatti di Bruno» ci dicono. «Imperdibili (guarda caso) le tapas, ma anche tagliate e panini… e c’è sempre qualcosa di nuovo da andare a sbirciare nel menu giornaliero. Senza contare la qualità dei prodotti, come ad esempio i formaggi della vicina Azienda Agricola Fontegranne».

Oggi la nostra scelta va su una squisita tagliata di Angus argentino con patate, rosmarino e olio extra vergine di oliva aromatizzato al ginepro… ma ricordiamo anche l’indivia gratin e il currywürst della scorsa visita. Piatti semplici… perché la semplicità è l’anticamera della qualità.

Se poi, a un certo punto della serata, arriva pure Marco Raffaeli, birraio del vicino Birrificio Familiare Mukkeller… il brindisi finale con bottiglia da 75 cl. di Mukkamannara 2014, è ancora più gradito. Strong Ale d’ispirazione belga… di acqua, malto d’orzo, luppolo, spezie, zucchero candito e lievito… dove gli esteri della fermentazione hanno limato nel tempo su aroma, corpo e gusto, in un tutt’uno di grande possanza (partiva da un 9,3%) e armonia (ricche note fruttate e vinose).

I tavoli sanno di trattoria. L’originalissimo spillatore a forma di botte, sul banco semicircolare, rimanda in qualche modo ad ambienti da keller-haus bavarese. La macchina del caffè espresso ci riporta invece in Italia.

Serata da incorniciare. C’è un grande publican, un grande birraio, i clienti habitué del posto. C’è atmosfera, relax, convivio, aria di casa. Se la birra è un po’ tutto questo… allora è molto più di una birra. Se poi la birra te la vai a bere a Fermo… allora Vaffalluppolo!

[siba: best indi!]

Vaffalluppolo Birroteca Gastronomica

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