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Dai Nerd di Maltomania… astenersi frettolosi e rumorosi, grazie.

Maltomania /chiuso nel 2018/ _ Stazioni di Birra _ archivio 2016

Ognuno di noi ha il suo buen retiro, dove andare per staccare la spina… e i bar o pub o affini, possono esserne un esempio. Due chiacchiere e un paio di brindisi, sono spesso distrazioni salvifiche per dimenticare un po’ di pensieri… che nel quotidiano non mancano mai.

Ci sono i così detti “regulars”, col bar preferito non distante da casa… e dietro al banco un amico (e confessore) che ti conosce a memoria. Capita pure il cliente occasionale, meno decifrabile… e a volte meno sopportabile.

C’è anche il caso di chi arriva “da fuori” e dopo cinque minuti si è perfettamente integrato. Merito suo. Merito dell’ambiente che ha saputo e voluto accettarlo. Diverse le aspettative. Diversi i codici di accoglienza.

Siamo stati per la prima volta dal “Malto” nel febbraio 2016… e il protocollo del locale l’abbiamo trovato scritto all’entrata, a caratteri cubitali: “astenersi frettolosi e rumorosi, grazie!”.

Bastano un paio di minuti in piedi, a bere una birra (nel nostro caso una Golden Ale di Bruton) davanti al bancone… per essere “accettati” o “esclusi” con la sola forza degli sguardi. Non è comunque nostra abitudine essere rumorosi, né tantomeno frettolosi… quindi non rischiamo gran che 🙂

Abbiamo fatto due chiacchiere col padrone di casa, che è venuto poi a salutarci al di qua del bancone. Siamo in giro per birrerie artigianali… gli abbiamo detto. Benone. Anzi perfetto. Accettati dall’oste… accettati dal clan: i “Nerd di Maltomania”.

Siamo tornati dal Malto il primo di maggio, per l’inaugurazione del nuovo impianto spine… a vedere Andrea soffiare sul “25” che gli hanno regalato gli amici. È stata una grande festa.

Maltomania prende avvio il 16 febbraio 2008 in Via Archirola, come beershop con vasto assortimento di articoli per l’homebrewing. Poi il trasloco in Via Saragozza 99… e l’upgrade a locale di mescita, con impianto da sei vie, più due “a pompa” e cella frigo retrostante.

Ora la definitiva consacrazione, con l’inaugurazione del nuovo e “impegnativo” impianto da 25 rubinetti. Numeri importanti che testimoniano la voglia di mettersi in gioco e andare avanti. Rapporti diretti con alcuni birrifici (tra cui Argo, Ducato e White Dog) e una collaudata collaborazione con un noto distributore della provincia di Reggio, che ha seguito il progetto sin dall’inizio.

Qualcosa da sgranocchiare per accompagnare le birre… e alcune domeniche va anche di scena il così detto “face-off” (a direct confrontation between two people or groups…) con l’amico e collega Emanuele, del Wild Rover di Manzolino… dove i due publican si cimentano (e divertono) a spillare ognuno nel locale dell’altro!

Certamente anche beershop… ma questo posto dà il meglio di sé soprattutto al bancone, da vivere e condividere – bicchiere alla mano – senza fretta e senza schiamazzi (soprattutto in strada) 😉

[siba: best indi!]

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