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La Piccola grande Abbazia di Via Muzio Scevola a Roma…

La Piccola Abbazia _ Stazioni di Birra _ archivio 2019

 

C’è abbazia e abbazia… e quella di Via Muzio Scevola 64d, a Roma (parallela alla Tuscolana, all’altezza del Cinema Trianon), non è certo la classica comunità di religiosi con a capo un abate. Però i “fedeli” non mancano…

La verità è che un vero pub di quartiere sa essere tanto “casa” quanto “chiesa”: luogo di ritrovo e di culto. E pensare che tutto era partito da un nome che faceva intendere ben altro…

Il Sueño Loco fu inaugurato il 20 dicembre 2007 in Via Clelia, a due passi (contati) dall’attuale indirizzo. Non propriamente un pub… ma c’era dell’ottima sangria. Poi, però, nel 2010 cambia in parte l’assetto societario… e il locale diventa La Piccola Abbazia. La mescita si sposta progressivamente su un’accurata selezione di birre… sempre più artigianali.

«Il nuovo nome è in qualche modo coinciso con il cambio di rotta. Consapevolezza ed esperienza sono maturate nel tempo… prima collaborando con la distribuzione di Grandi Birre Roma (Interbrau), poi decidendo di proseguire con impianto di proprietà e scelte autonome. Il trasferimento in Via Muzio Scevola è dello scorso ottobre, ma la filosofia del locale non cambia: qualità in ciò che si beve, in ciò che si mangia… e qualità nei rapporti umani» ci dice Valerio.

Banco mescita di fronte all’ingresso… con keg a vista, stoccati in cella refrigerata. Una cinquantina di coperti in gran parte dislocati tra tavoli fratini e panche in legno massiccio. Alte sedie “Old America” favoriscono la sosta anche in prossimità del bancone… a tu per tu con le 10 vie di birre in continua rotazione, di cui una pompa inglese. Svariate bottiglie in frigo completano l’offerta, con ampia copertura di stili.

Onoriamo a dovere la massiccia presenza di Hilltop (noto birrificio di Bassano Romano, da sempre di casa in questo locale) con bicchieri da 40 cl. di Barry’s Bitter (su Angram) e Gallagher Stout. Nel mezzo… una Hop Harvest (Belgian Golden Ale) di De Ranke, realtà brassicola fra le più apprezzate e “luppolate” del Belgio Vallone.

Grandi aspettative anche per quanto in arrivo dalla cucina… sia per la qualità della carne, che per l’interessante tecnica di cottura Low & Slow con cui viene proposta. Una vera e propria scuola di marinature, cotture e affumicature, tipica di alcuni Stati del sud degli States… che oramai ha preso piede anche in Italia.

Tutto decisamente buono… con particolare menzione per pulled pork (spalla di maiale dell’Azienda Agricola F.lli Roccia – Ascoli Satriano FG) e brisket (punta di petto di manzo, 100% Fassona Piemontese della Macelleria Oberto – Roddi CN). Non siamo stati in grado di spingerci sino ai formaggi (grigliati e non)… ma consigliamo vivamente anche questa scelta.

Anni fa si passò da Via Clelia. Oggi è bastato girare l’angolo per trovare lo stesso piacevole ambiente dai toni pacati e cordiali. Siamo stati bene. Ancora una volta siamo stati bene. Whiskyno della staffa… e si va.

Sette giorni su sette e al netto dei rispettivi turni di riposo… a La Piccola Abbazia di Roma ci trovate Valerio Vernuccio, Ivano Iannone, Andrea Giovacchini (i tre soci) e Giovanni Rocco. Publican o abati… cambia poco.

[siba: best indi!]

https://www.stazionidibirra.it/listing/la-piccola-abbazia/

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