Il Santo Bevitore: quelle 21 spine in Cannaregio… a Venezia.
Il Santo Bevitore _ Stazioni di Birra _ archivio 2016

Tempi serrati e caldo torrido di luglio. Pub crawling che da Mirano porta a Venezia.
La macchina serve a poco. Parcheggiare a Mestre, magari in stazione. Prendere il primo treno per “Santa Lucia”…
Vaporetto? Anche no. Confondersi nella fiumana di gente a piedi… direzione San Marco. Svicolare all’altezza di Campo Santa Fosca. Attraversare un ponticello. Ecco Il Santo Bevitore…
Piccolo gioiello di locale, tanto per l’affaccio su un canale (Rio di Santa Fosca), quanto per gli interni… con l’impressionante schiera di spine e relativa tap-list aggiornata su due enormi lavagne. A Venezia si va per lo più per bacari… ma Il Santo Bevitore è a tutti gli effetti un pub. Un pub di razza, con fornita cicchetteria.
Grooving Hop di Toccalmatto… per rompere il ghiaccio e iniziare la chiacchiera. Angelo Zamprotta ci parla dei suoi trascorsi… con svariati anni a organizzare serate ed eventi, tra locali e villaggi-vacanza. Quindi l’idea di far qualcosa di “bello” a Venezia. La propria città. Magari anche un pub…
L’inaugurazione – nel sestiere di Cannaregio – è del 13 marzo 2005… in un locale ristrutturato da cima a fondo, eccetto il pavimento (tiene a sottolineare il titolare). A principio le spine erano due… di birra “la qualunque”. Poi l’incontro con la grande distribuzione targata Interbrau, con scelte progressivamente più “mirate”.
Oggi l’impianto mescita conta 21 vie (!). Su una buona metà rimane la selezione del distributore di cui sopra; il resto è “autogestito”… con proposte di birrifici nazionali (Italiano, Toccalmatto, Lambrate, CR/AK, MC77, Borderline ecc.) e qualcosa di importato dall’estero (by Ferro Beverage). Si potrebbe anche parlare di Club Chimay Dorée e Ambasciata Italiana d’Orval… di cui il pub di Cannaregio fa parte.
Tante birre alla spina, qualcuno direbbe “troppe”. Senonché di turisti assetati a Venezia ne passan tanti… e magari svuotano tutto in un attimo (senza dover dar conto alla così detta “shelf life”). Se poi qualcuno se ne intende anche di gin, allora è inevitabile provare il MacGuffin: esclusiva ricetta “della casa”, con 12 botaniche tra cui cannella, agrumi italiani e rosmarino mediterraneo.
E allora un grazie ad Angelo… e alla prossima. Dopo un paio di buone birre, spingersi fino a Piazza San Marco sarà ancora più bello.
[siba: best indi!]