Se non è birbante… è Beerbante: dal 2008 birre di qualità a San Giorgio del Sannio.
2019
Se non è birbante… è Beerbante? Sul dizionario trovi birba / birbaccione / birbone / birbante… ma del termine beerbante ovviamente nessuna traccia. Pronuncia simile (scrivi “beer” e leggi bɪə(r)) per questo simpatico nome di fantasia che si associa alla perfezione a un locale incentrato sulla birra… e al Beerbante di San Giorgio del Sannio è proprio la birra che fa al caso nostro.
Il Sannio è una regione storico-geografica dell’Italia meridionale, un tempo abitata dall’antico popolo dei Sanniti. Comprende grosso modo buona parte dell’attuale Molise, il sud dell’Abruzzo, nonché il settore nord-orientale della Campania… e per l’appunto siamo in Campania, poco più giù di Benevento.
Il Beerbante di San Giorgio del Sannio è una birreria, un pub, un locale dove si mesce birra (spina o bottiglia) dal 29 giugno 2008, con l’importante contributo di un’attrezzata cucina. Dal gennaio di quest’anno i titolari hanno anche aperto un piccolo ristorante accanto: è il Beerbante Maccherone… ma forse è meglio andare per ordine.
Caldo sabato di mezza estate, con alto tasso di umidità… e una “sete” che non tarda ad arrivare. Per fortuna da Stefano e Alba i rimedi non mancano… partendo da una Jahrhundert, Helles di Aynger (Aying – Baviera), per poi deviare su una ancor più sapida Ceppaloni Mussels Stout di Bellazzi (San Lazzaro di Savena – BO). Più tardi – abbinata a spaghettoni alla carbonara beneventana, con guanciale di maialino nero e pecorino bagnolese – arriverà pure una bottiglia di Gueuze di Cantillon.
«Qui in principio c’era un american bar che si chiamava La Giungla. Partì bene, ma poi qualcosa iniziò a non girare… e fu così che ci venne proposto di comprarne la licenza. Sia io che Alba avevamo già avuto varie esperienze lavorative in alcuni pub e bar della zona… e decidemmo quindi di metterci in gioco in prima persona, dando vita al nostro Beerbante» ci dice il publican.
L’avvio è con impianto di spillatura in comodato d’uso (di Interbrau), per poi passare a rubinetti di proprietà circa quattro anni dopo (attualmente 8 a CO2 più un’hand pump)… con doppia refrigerazione dei fusti, sia alla mescita che in stoccaggio (ma non ci siamo spinti a sbirciare fino al “backstage”). A completare l’offerta, un centinaio di referenze in bottiglia, tra cui una selezione vintage.
«Ho cercato di lavorare sin da subito con prodotti di una certa valenza… e Interbrau era tra i pochi distributori di allora in grado di garantire un discreto livello di scelta a listino. Nulla a che vedere con l’incredibile offerta di questi ultimi anni, ma comunque un inizio. Per ciò che riguarda i locali, ho sempre apprezzato il lavoro fatto, già a quei tempi, dagli amici dell’Ottavonano di Atripalda (AV) e dell’Historia di Puglianello (BN)».
Una crescita graduale, supportata da tanta determinazione e altrettanto lavoro. Stefano a dividersi tra banco e sala (con annessa pedana esterna) e Alba impegnata in cucina… supportati da uno staff sempre più numeroso, competente e coeso (con grande merito dei titolari).
Pub dall’ambiente vissuto, com’è giusto che sia dopo una “carriera” di ben 11 anni. Qualche difficoltà a orientarsi al banco con le birre alla spina, per la mancanza di una lavagna e soprattutto di etichette adesive aggiornate (lo stesso dicasi per la lista su menu cartaceo)… ma è anche vero che siamo ancora in orario di apertura e c’è tutto il tempo per rimediare. Maggiori perplessità vengono dalle numerose bottiglie che vediamo nella vetrina accanto all’ingresso, particolarmente esposta alla luce esterna e comunque non refrigerata.
«Il locale subirà un restyling nei prossimi mesi… e interverremo anche sulla vetrina. Siamo un po’ stanchi, ma comunque soddisfatti di quanto fatto finora… tanto più con la recente apertura del Beerbante Maccherone qui accanto. Un ristorante-gintoneria che punta su piatti della tradizione, con prodotti quanto più della zona e di sicura eccellenza… e un’interessante selezione di gin e acque toniche, che sono un’altra mia grande passione».
E dopo la sete… arrivò anche l’acquolina in bocca. Farsi tentare da un cuzzetiello con la genovese (tipico street food della tradizione napoletana), proposto dalla cucina del pub… o migrare a un tavolo del Beerbante Maccherone? Optiamo per questa seconda scelta e non ce ne pentiremo.
Un grazie a Stefano Bernardi e Alba Principe, per il tempo che ci hanno dedicato. 11 anni di Beerbante. 18 di vita assieme. I nostri migliori auguri per la “festa” del prossimo 7 settembre. Immaginiamo che di fronte al mare di San Foca (LE), oltre all’immancabile Franco (incrocio tra Maremmano e Terranova… e mascotte del Beerbante) e a due anelli nuziali, non mancheranno certo le birre.
[siba: best indi!]
Beerbante