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Hop & Rock: Roma-Trieste solo andata… e solo buona birra.

Hop & Rock _ Stazioni di Birra _ archivio 2016

Hop & Rock… dove? A Trieste. In Via Trento o in Via Machiavelli… o in Viale Antonio Ciamarra, a Roma. E cosa c’entra Roma con Trieste?

È un caldissimo pomeriggio di metà luglio; la gola è ancora secca… ma l’Hop & Rock è ormai vicino.

“La vita è come un’eco: se non ti piace ciò che ti rimanda, devi cambiare il messaggio inviato”… scriveva il celebre autore di The Dubliners, James Joyce, che a Trieste ha pure vissuto. 

Emanuele e Andrea provano quindi a inviare “un altro messaggio”… poi si vedrà. Roma-Trieste solo andata… e solo buona birra. 

Andrea Mercuri è un ex tipografo… che prima delle artigianali non beveva birra. Emanuele Pisano (oggi non è al pub) faceva manutenzione Canader a Ciampino… ma quelli “infustano” solo acqua. 

Entrambi iniziano con la “scuola” del Ma Che Siete Venuti A Fà di Trastevere… per poi proseguire “gli studi” più verso casa, all’Hop & Pork di Viale Ciamarra (Cinecittà Est), dall’amico Marco Pucciotti.

Scoperta. Passione. Consapevolezza. Nuove idee… maturando la decisione di aprire un loro locale. A Roma? No, a Trieste. Al piano terra di un bel palazzo signorile nel cuore di Borgo Teresiano, angolo Via Trento – Via Machiavelli (con doppio ingresso)… e il maxi-logo sui vetri aiuta a focalizzare.

«Se ti piace la birra artigianale, Roma è la città ideale… ma a lavorarci c’è troppa ‘ressa’» ci dice Andrea. «Volevamo cambiare aria e conoscendo un po’ Trieste… ci è sembrata la piazza – o la pazzia – giusta per fare questo mestiere. C’è voluto del tempo a trovare e sistemare il locale… e il 10 ottobre dell’anno scorso abbiamo finalmente aperto».

L’approvvigionamento è un mix di rapporti diretti con birrifici (tra cui i non distanti Foglie d’Erba e Antica Contea) o tramite distributori (Domus Birrae e Frimid Ale)… per un impianto di proprietà da sei spine (no cella) più pompa (non operativa in estate)… e con una cinquantina di bottiglie in frigo.

Solo prodotti di birrifici italiani, come la delicatissima Pseudo Snowy, “Summer Ale” da 3,5% di Antica Contea (Gorizia)… che questo pomeriggio ci ha dissetato a più riprese.

L’altra peculiarità riguarda il cibo… in collaborazione col vicino Santé. «Non veniamo dalla ristorazione e ci siamo ben guardati dall’improvvisarci tali, ma un bel ristorante ce l’abbiamo qui accanto… per cui chi ha fame può ordinare su WhatsApp dagli amici del Santé, con consegne evase celermente».

“Hop”… ok. Ma in questo locale c’è anche tanto “Rock”, come testimoniato dalla chitarra disegnata nel logo. Il rock nel senso di musica, quella “seria”… messa da loro “in consolle” o magari suonata dal vivo.

In questa storia c’è tutto. C’è proprio tutto. C’è anche tanto fegato. Non solo per bere.

[siba: best indi!]

https://www.stazionidibirra.it/listing/hop-rock/

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