Birreria – Burgers – Steakhouse – Restaurant: a Cassino la corazzata Chimera.
2022 / short track

Non ci passavamo da tempo… ma non si notano – “a occhio nudo” – particolari cambiamenti. Birreria – Burgers – Steakhouse – Restaurant: a giudicare dal traffico ai tavoli (del beer garden), la corazzata del Chimera di Cassino sembra tornata ai suoi consueti numeri pre-pandemia. L’amico Giovanni stasera non c’è… e non l’abbiamo neppure avvisato. La sua crew lavora comunque bene anche in autonomia. Sosta piuttosto breve… con posizione defilata, all’interno. Godersi un paio di ottime birre[1] (brewed by birrificio Kashmir – Filignano IS), rispettivamente accompagnate da burger[2] e cheesecake. Selezione alla spina come sempre molto internazionale (Brasserie Dupont, con la storica Saison; Lervig; Amager; Marble; Buxton; AleBrowar… ma ci piace anche vedere birre di Kashmir e Antikorpo). Sempre presente la Pilsner Urquell, non pastorizzata “tankovna”. Altrettanto ricco il menu cucina (anche primi piatti), dove spicca la variegata proposta di Black Angus e le “specialità al piatto”. Ci piace ritornare in questo locale. Ci piace ritornare in questo storico stabile (Palazzo Barone De Rosa)… il solo edificio rimasto parzialmente in piedi a Cassino, dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel piccolo e unico ambiente di allora (dove tuttora c’è il banco spine), Giovanni Vittiglio ed Eugenio Varone spilleranno – su impianto indipendente – la loro prima birra artigianale, il 4 giugno 2009. Dopo 13 anni eccoci qua, in una delle birrerie più importanti del basso Lazio. Piccola nota stonata: Hidra Blanche, home-beer… bicchiere da 30 cl. a 6 euro. I prezzi di energia e materie prime aumentano vertiginosamente… ma con l’artigianale “di casa” bisognerebbe fare in qualche modo uno “sforzo”. [1] Beers on Tap. Lo stile Blanche non è mai stato in cima ai nostri pensieri… ma ci lasciamo tentare dalla “locale” Hidra, collab-brew Chimera – Kashmir (Filignano IS). Un ebano “ascendente nero”, con schiuma cappuccio di media persistenza. Al naso, note tostate declinano in aromi di caffè e cacao in polvere. Morbida e delicata in bocca (anche grazie all’utilizzo di malto d’avena), con spunti lievemente torbati e terrosi. Tenore alcolico medio-alto (alc. 6,6% vol.). Un tantino fredda “in uscita”… aspetteremo un po’ prima di berla. Master of Peated, Robust Porter by Kashmir. [2] Messa a fuoco come sempre sulla birra, ma se il cibo merita… va detto. Hamburger, american cheese, roast bacon, cipolla caramellata, patatine, lattuga, salsa bbq al Jack Daniel’s, salsa Chimera. Il burger si chiama Bud. P.S. Sempre gradito, scritto a menu, qualche dettaglio in più sulla carne (macellerie, fornitori ecc.). [siba: best indi!]
Finemente fruttata e speziata, con piccola e piacevole nota acidula. Niente di stucchevole. Si beve bene.