
Che si voglia partire dall’iconico album Harvest del rocker canadese Neil Young, o dalla Extra Special Bitter Harvest degli statunitensi di Southern Tier Brewing Co… l’importante è ritrovarsi a Bologna, fuori Porta San Felice. Prendere per Via Saffi, svoltare la prima a sinistra… e siamo arrivati. Siamo arrivati all’Harvest Pub di Roberto Poppi… anche se poi dietro al banco è più facile trovarci un altro “storico militante”. Cinque anni di “raccolto” in Via Montello (“harvest” in inglese significa per l’appunto raccolto-mietitura)… da quando – fine settembre 2011 – Roberto e l’allora socio Gianfranco Sansolino (ex presidente BrewLab, associazione di homebrewer “eretici” di base a Bologna) decisero di dar vita a uno dei primi locali birrari 100% craft-oriented della città felsinea, chiamandolo Harvest Pub (pare anche ispirati da quanto accennato sopra). Vero è che di “raccolti” Roberto ne ha già fatti tanti… dai suoi inizi del 2007 presso il Birrificio Vecchia Orsa, fino ai molteplici impegni di oggi… vedi publican (Harvest Pub); distributore (LaB – Libera arte della Birra); rivenditore al dettaglio (Beer for Bunnies)… sempre e comunque “a tu per tu” con il mondo delle birre. Lo stesso dicasi per Gabriele “Ciccio” Triossi, che all’Harvest ci lavora da tempo… e in quanto a iniziative e divulgazione (inclusa una collaborazione con Fermento Birra Magazine) potrebbe raccontarne anche lui parecchie, sia al di là che al di qua del bancone. Se i biglietti da visita sono questi, non c’è dunque da meravigliarsi che l’Harvest Pub di Bologna meriti particolare attenzione… con un obiettivo ben preciso: bere “buone” birre, scelte e servite al meglio da professionisti del settore… vivendo l’atmosfera schietta e informale di una birreria artigianale “senza fronzoli”. Il banco mescita (con 6 spine e un’hand pump, più notevole bottiglieria in frigo) è ovviamente il “core” di questo mestiere… ma dovesse venir fame, non male neppure la proposta di panini e tigelle, farciti/e “in presa diretta” nel gabbiotto accanto al bancone. È la rivincita della sostanza sulla forma… con quel perlinato da pizzeria anni 80 alle pareti, tanto démodé quanto in linea con la “policy” del locale. Abbiamo ancora in mente una spettacolare Cardosa (Saison de l’Ouvrier con cardo gobbo, di LoverBeer) bevuta qualche tempo fa alla spina… ma a svettare stasera è una Stronge Extra Stout di Buxton, senza nulla togliere agli altri “assaggi” (Manchester Bitter di Marble; Artic Sunstone di Amager; Lemon Meringue Ice Cream Pie di Omnipollo). Cinque anni di Harvest Pub. Cinque anni di abbondante “raccolto”, in Via Montello a Bologna. Ce ne saranno sicuramente degli altri… pioggia (di birre) permettendo.[siba: best indi!]
Harvest Pub